Nel mese di luglio sono state rilevate le produzioni dei principali raccolti estivi.
Il tiglio di città ha dato rese insoddisfacenti, molto inferiori alle attese. E’ andata meglio per il tiglio di montagna anche se si tratta di produzioni localizzate talvolta mescolate al castagno. Raccolti discreti ma circoscritti ad alcuni areali vocati anche di millefiori di alta montagna delle alpi. Più irregolari le produzioni di rododendro.
Le aspettative di una buona annata per il castagno sono state in parte disattese ma in alcune zone le rese sono risultate soddisfacenti. Un’annata potenzialmente positiva per il girasole, seminato diffusamente anche in Nord Italia, ma a causa dell’uso ormai diffuso di varietà non nettarifere i raccolti sono stati generalmente scarsi.
Si conferma il trend negativo per la produzione di eucalipto ostacolata sia dalla presenza della psilla che debilita le piante che dalla siccità.
Per il momento non sono state segnalate produzioni significative di melata di metcalfa ma la presenza di melate prodotte da altri insetti rincoti è stata rilevata durante tutto l’anno come componente dei millefiori e mescolata a monoflora quali il castagno e in qualche zona persino l’acacia.
In particolare la situazione nelle diverse aree geografiche:
Valle d’Aosta
A seconda delle zone sono stati prodotti in media 20-25 kg/alveare di miele di castagno. Le prime stime a melario riferiscono una produzione di miele di rododendro eterogenea, dai 12-14 kg in media della bassa Valle ai 20-25 kg/alveare della media e alta Valle fino a produzioni superiori anche di 25-30 kg per la zona del Gran Paradiso. Stime più precise sulla media regionale saranno disponibili con la prossima rilevazione. Più regolare la produzione di millefiori di alta montagna con una resa media regionale stimata di 18-20 kg/alveare.
Piemonte
Si stima una produzione media regionale di 10-20 kg/alveare d miele di castagno. In particolare la distribuzione per provincia: Cuneo e Alessandria circa 10 kg/alveare, Biella e Torino circa 15 kg/alveare, Vercelli e Verbano circa 20 kg/alveare. Il tiglio di montagna ha reso in media 10-20 kg alveare, così distribuito per provincia: Cuneo 10 kg/alveare, Biella, Torino, Verbano 15 kg/alveare, Vercelli 20 kg/alveare. Il millefiori di alta montagna delle alpi ha reso in media 15 kg/alveare nella provincia di Cuneo e 10 kg/alveare nella provincia di Torino. Per quanto riguarda invece il rododendro le produzioni stimate sono di 5-10 kg/alveare, 5 kg ad alveare nella provincia di Biella, 10 kg/alveare in provincia di Cuneo, Torino e nel Verbano. La semina di coltivazioni di girasole nell’alessandrino ha consentito la produzione di circa 8 kg/alveare di miele di girasole.
Lombardia
I raccolti di miele di castagno sono stati scarsi in bassa quota, migliori alla quote più elevate. In particolare la distribuzione per provincia: 5-10 kg alveare in provincia di Pavia, 20 kg/alveare in provincia di Varese ma solo in quota mentre in basso i raccolti sono stati scarsi, 5-15 kg/alveare in provincia di Como. Annata negativa per il tiglio di città che ha reso in media 2-3 kg/alveare (provincia di Pavia) mentre è andata meglio per il tiglio di montagna. Nella zona vocata del lago di Como sono state ottenute rese di 15-25 kg/alveare. Per quanto riguarda il millefiori di alta montagna, in alcune zone vocate si registrano raccolti di 10-15 kg/alveare ma la presenza di manna di larice che solidifica nei favi ne ostacola l’estrazione. Gli apicoltori che hanno portato le api sul girasole hanno ottenuto in qualche caso un minimo raccolto di 3 kg/alveare. Scarse le produzioni di millefiori estivo.
Liguria
La resa di miele di castagno è compresa in un’ampia forbice tra 5 e 20 kg/alveare. Per alcune famiglie tuttavia questo raccolto è servito soprattutto a ricostituire le scorte consumate nei mesi precedenti a causa della scarsa disponibilità di nettare.
Friuli Venezia Giulia
A causa di una fioritura leggermente tardiva e poco duratura la produzione di miele di castagno non è stata eccezionale. Si stima una resa media di 12 kg/alveare. Buone rese per il tiglio di montagna prodotto nell’area orientale della regione ai confini con la Slovenia. Si stima una resa di 25-30 kg/alveare di miele di tiglio di montagna misto a castagno ma con prevalenza di tiglio. Per quanto riguarda il millefiori di alta montagna delle alpi, si stima una resa media di 15 kg/alveare.
Veneto
In Veneto i raccolti di castagno sono stati scarsi, stimabili in circa 7 kg/alveare di media.
Emilia- Romagna
Nella provincia di Piacenza la produzione di tiglio delle alberature cittadine è stata inferiore alle attese e peggiore dello scorso anno. Si stimano rese di circa 10 kg/alveare. Anche nelle altre province dell’Emilia Romagna (Forlì, Ravenna, Bologna) si riscontra un’analoga situazione. Il castagno ha reso discretamente, circa 15-20 kg/alveare, sia nel parmense che nella provincia di Forlì. Più scarsa la produzione nella provincia di Bologna (7-10 kg/alveare). Per quanto riguarda il millefiori estivo nelle zone di pianura delle province di Piacenza e Parma dove è presente l’erba medica, la produzione è ancora in corso anche se non sembra un’annata particolarmente abbondante. Le rese sul millefiori estivo saranno disponibili con la prossima rilevazione.
Toscana
Deludono i millefiori estivi che in zone come la provincia di Grosseto rappresentano la produzione più importante. Qui le rese hanno rasentato lo zero. Scarse anche le produzioni in provincia di Firenze dove sono stati prodotti circa 8-10 kg/alveare di millefiori costituito da tiglio, melata e ailanto. Per quanto riguarda il castagno è stato possibili ottenere produzioni discrete ma non eccezionali in Appennino con rese medie di 12-18 kg/alveare, spesso mescolato alla melata. Inferiori le rese in Lunigiana, stimabili in 10-15 kg/alveare. In alcune zone del grossetano e del pisano è stato possibile produrre del miele di girasole (5-12 kg/alveare).
Marche
La produzione di millefiori estivo prodotto in media dalle zone di collina alla montagna (altopiano di Castelluccio, destinazione di molti nomadisti a corto raggio della regione) è di circa 10 kg/alveare. Si registrano produzioni di circa 15-18 kg/alveare per il miele di castagno mentre il girasole non ha reso più di un melario (12-14 kg/alveare).
Lazio
Si registrano rese medie di circa 10 kg/alveare di miele di tiglio in provincia di latina, 20 kg/alveare di miele di castagno. Molto eterogeneo il raccolto di millefiori estivo con punte di 25 kg/alveare ma anche zone con produzioni inferiori al melario (8-10 kg/alveare)
Umbria
Sono stati registrati raccolti di millefiori e di melata con rese stimate in 10 kg/alveare.
Abruzzo
Le produzioni di millefiori estivo sono state generalmente scarse.
Molise
Sono state registrate produzioni di miele di girasole, 8-10 kg/alveare, e di millefiori di montagna, 14-15 kg/alveare.
Campania
Le alte temperature e la siccità che hanno caratterizzato il mese hanno ridotto le famiglie alla fame e costretto gli apicoltori ad intervenire con la nutrizione di soccorso. Assenti le produzioni di millefiori estivo mentre il castagno ha reso circa 15 kg/alveare. Il dato si riferisce alle province di Avellino e Benevento. Si registra anche una produzione di coriandolo di circa 15 kg/alveare.
Basilicata
Nella zona del Vulture, nel nord della Basilicata, si registrano rese medie di miele di castagno stimabili in 16 kg/alveare.
Puglia
Nell’arco ionico tarantino e nella provincia di Brindisi sono stati prodotti circa 12 kg/alveare di eucalipto. Per quanto riguarda il miele di timo, le prime stime a melario indicano una produzione di circa 7 kg/alveare riferita alla zona costiera delle province di Brindisi, Lecce e Taranto. Nelle province di Taranto e BAT è stata rilevata inoltre la produzione di miele di trifoglio stimabile in circa 15 kg/alveare.
Calabria
La produzione media regionale rilevata di castagno si attesta sui 14 kg/alveare.
Sicilia
Le scarse rese delle produzioni estive confermano l’andamento stagionale estremamente negativo per questa regione. Le difficoltà riscontrate sul raccolto di agrumi non hanno consentito alle famiglie di svilupparsi adeguatamente in vista delle successive fioriture. L’instabilità climatica è stata un ulteriore ostacolo. Si stimano produzioni di circa 6 kg/alveare di millefiori estivo e 8 kg/alveare di miele di eucalipto (provincia di Palermo). Nel messinese esull’Etna le produzioni di miele di castagno sono state molto scarse, da 0 a 5 kg/alveare. La difficoltà ad ottenere un raccolto sul castagno è stata in alcuni casi anche dovuta all’innalzamento dei livelli di varroa oltre la soglia di danno. In provincia di Palermo si registra anche una piccola produzione (3 kg/alveare) di nicchia di miele di ombrellifere su coltivazioni di Dacus carota. Sui Monti Iblei la consueta produzione di miele di timo o millefiori con prevalenza di timo è stata scarsa, stimata in 2-3 kg/alveare.
Sardegna
A conferma di un’annata decisamente negativa, l’eucalipto ha reso meno delle attese con una media regionale compresa tra 8 e 10 kg.
Il mercato del miele in fusti è ancora sostanzialmente fermo ma molto più attivo dello scorso anno per quanto riguadra le richieste di miele da parte degli invasettatori. Nonostante l’assenza per il momento di quotazioni significative, gli addetti al settore segnalano un probabile aumento del prezzo dell’acacia rispetto allo scorso anno a causa dell’annata produttiva negativa non solo in Italia ma anche nei paesi dell’Est Europa che ha portato ad un aumento dei prezzi anche per l’acacia di importazione. Si tratta della seconda stagione negativa di fila per il miele di acacia per cui si arriverà presto all’esaurimento delle scorte nazionali di questo miele. I prezzi degli altri monoflora e millefiori sembrano invece allinearsi ai prezzi medi degli ultimi mesi dello scorso anno.
Di seguito le poche transazioni rilevate dalla rete sul mercato all’ingrosso in fusti e degli scambi tra apicoltori in latte da 25 kg:
In Calabria, il miele di agrumi convenzionale in fusti (partite di 30 quintali) è stato scambiato a prezzi compresi tra 5,2 e 5,5 €/kg, il biologico a 5,6-5,9 €/kg. Si registra anche una quotazione per il miele di acacia in fusti (partita di 30 quintali) ad un prezzo compreso tra 7 e 7,50 €/kg. Il miele millefiori convenzionale in fusti (partite di 30 quintali) è stato scambiato a prezzi compresi tra 4,2 e 4,5 €/kg, il biologico a 4,5-4,9 €/kg.
In Veneto si registra una compravendita di miele di tiglio in fusti (partita di 30 quintali) a 6,6 euro €/kg.
Per quanto riguarda le compravendite di latte da 25 kg tra apicoltori, in Umbria sono stati segnalati scambi di miele di melata e millefiori a 6 €/kg (partite di 100 quintali).
In Campania il polline fresco millefiori è stato scambiato a prezzi compresi tra 20 e 25 €/kg (partite inferiori ai 10 kg).
In Calabria il polline deumidificato di castagno viene quotato a prezzi compresi tra 14 e 15 €/kg (partite di 20-50 kg).
In Veneto il polline deumidificato millefiori spunta un prezzo di 20 €/kg (partite di 20-50 kg). Si segnala anche una compravendita di propoli da raschiatura convenzionale a 80 €/kg.
In Campania la pappa reale viene scambiata al prezzo medio di 650 €/kg.
Il mercato degli sciami è praticamente concluso mentre è ancora attivo il mercato delle regine a quotazioni in linea con quelle dei mese precedenti (prezzo prevalente di 15 euro/cad).
Il parere degli addetti al settore sullo stato delle famiglie è generalmente positivo. Ciononostante la scarsa disponibilità di nettare nel corso dell’anno ha portato le famiglie di alcune zone alla fame e costretto gli apicoltori ad intervenire anche d’estate con la nutrizione di soccorso. Inoltre, in alcuni casi, sono stati raggiunti livelli critici di varroa che hanno reso necessario interrompere immediatamente l’attività produttiva per intervenire tempestivamente con i trattamenti acaricidi. Questi fattori hanno ostacolato la produzione di alcuni mieli estivi soprattutto quelli tardivi come il girasole.
Anche in questi mesi estivi continuano le segnalazioni di avvelenamenti da trattamenti insetticidi sulle colture agricole. Per tutto il mese di luglio tra Veneto ed Emilia Romagna su mais, girasole e soia si sono verificati episodi di spopolamento che hanno interessato complessivamente circa 500 alveari.
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A. inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
Il prezzo del servizio di impollinazione è riferito ad unità (alveare o nucleo) I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.