Le api svolgono un ruolo fondamentale nell’impollinazione di moltissime piante selvatiche e delle principali colture erbacee ed arboree. E’ stimato in 2 miliardi di euro il valore per l’impollinazione delle sole piante coltivate, più elevato del valore di qualsiasi produzione apistica. Oltre ad essere indispensabile per la riproduzione delle piante entomofile e dunque processo chiave nei sistemi di produzione alimentare, l’impollinazione può rappresentare una ulteriore fonte di guadagno per gli apicoltori che ricevono un compenso dalla fornitura degli alveari agli agricoltori che ne fanno richiesta. Il servizio di impollinazione sta assumendo sempre più importanza sia a causa dell’impoverimento della biodiversità e del declino degli impollinatori sia per le difficoltà produttive dovute al cambiamento climatico che inducono gli apicoltori a diversificare le fonti di reddito. Tuttavia questa attività può rappresentare anche una criticità per gli apicoltori che espongono i propri alveari ai rischi connessi ai trattamenti fitosanitari e pertanto va ben coordinata con gli agricoltori.
Il servizio di impollinazione rappresenta oggi una grande opportunità per il settore apistico anche in virtù della forte crescita dell’industria delle colture sementiere. Per comprenderne meglio le caratteristiche, le potenzialità e le problematiche esistenti, soprattutto nel rapporto tra apicoltori ed agricoltori, l’Università di Bologna (dipartimento di Scienze Statistiche e di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari), in collaborazione con l’Osservatorio Nazionale Miele, ha avviato uno specifico progetto di ricerca. Nell’ambito del progetto è stato realizzato un questionario con l’obiettivo di raccogliere le opinioni degli apicoltori relative alla fornitura del servizio di impollinazione delle colture agrarie con alveari non a perdere.
Accedi al questionario e partecipa all’indagine sul servizio di impollinazione.
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