Alcuni studi hanno permesso di capire se le api riconoscono i numeri a partire dal concetto di “zero”
Alcuni vertebrati dimostrano di capire concetti complessi di numerosità, come ad esempio le addizioni, l’ordinamento sequenziale dei numeri e persino il concetto di zero, ma non è noto se un insetto possa sviluppare la comprensione di tali concetti.
Abbiamo addestrato singoli individui di Apis mellifera al concetto numerico di “maggiore di” o “minore di” utilizzando degli stimoli costituiti da uno a sei elementi. Le api potrebbero estrapolare il concetto di “minore di” indirettamente, ponendo lo zero all’estremità inferiore del continuum numerico.
Le api hanno dimostrato un’intelligenza tale da poterle confrontare con animali come il pappagallo grigio africano, i primati non-umani e persino i bambini in età prescolare.
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Diverse antiche civiltà umane mancavano della piena comprensione dello “zero”, creando dei limiti nei loro sistemi numerici. Risulta quindi molto interessante scoprire che alcuni animali vertebrati hanno dimostrato di comprendere questo concetto numerico.
Precedenti ricerche hanno provato che anche le api posseggono la facoltà di contare. Non solo, recenti progressi nei protocolli di condizionamento rivelano che le api possono acquisire concetti matematici più complessi, come l’ordinamento delle quantità.
In questo studio, in particolare, è stata testata la capacità delle api mellifere di interpretare i concetti di “maggiore di” e “minore di”, dimostrando formalmente che un invertebrato può comprendere il significato dello “zero”. In altre parole, le api riescono a riconosce uno stimolo “vuoto” correlandolo al numero zero, sono in grado di porlo in relazione con altri stimoli numerici, capendo che zero è più piccolo di uno. Sorprendente!
Questo studio apre ora nuove sfide: una comprensione numerica così avanzata è unica delle api da miele? Se collegata alla complessità ambientale in cui esse vivono, questa potenzialità potrebbe quindi essere ritrovata in altri animali.