L’andamento delle precipitazioni estive ha permesso buoni raccolti di millefiori estivo, soprattutto al Centro mentre al Sud si conferma la stagione molto negativa anche per quanto riguarda la produzione di miele di eucalipto. Si è prodotto un po’ di melata, ma non in tutte le zone normalmente vocate.
Siccità e parassiti hanno compromesso i raccolti di eucalipto nella generalità delle zone vocate. Nel Lazio non è stato possibile ottenere raccolti di questo monoflora. Analogamente in Basilicata la produzione di eucalipto è stata scarsa anche quest’anno, stimabile in pochi chili per alveare. In Puglia, in provincia di Taranto, sulla costa Ionica, e in provincia di Brindisi è stato possibile produrre circa 12 kg/alveare di eucalipto. In Calabria, a causa della siccità, l’eucalipto sta dando poco nettare. Si attende la conclusione dei raccolti per avere un quadro più chiaro in tutte le zone ma l’andamento produttivo è negativo. In Sicilia, i raccolti di eucalipto sono stati molto scarsi, con rese medie di 4 kg/alveare. Meglio in provincia di Palermo dove le produzioni non hanno comunque superato gli 8 kg/alveare. In Sardegna, la produzione media si è attestata sui 18 kg/alveare.
In Piemonte è ricomparsa la melata di metcalfa in modo tuttavia non omogeneo con raccolti nulli nel nel novarese, torinese, biellese e verbano, circa 10 kg per alveare in alcune zone dell’alessandrino e dell’astigiano, circa 15 kg/alveare in alcune zone del cuneese. Anche in Lombardia, c’è stata una timida ricomparsa della melata nelle zone umide vocate con rese medie di 5-8 kg/alveare. In Liguria, si stima una produzione di melata di 5 kg/alveare. In provincia di Piacenza le rese stimate sono di 10-15 kg/alveare. In Toscana la melata si è prodotta principalmente in alcune zone dell’appennino mentre è mancata in altre zone normalmente vocate. A quote più alte, nelle zone vocate di Vallombrosa e Casentino, si sono avute anche buone produzioni di melata di abete. Le rese medie sono stimabili in 15-20 kg/alveare. Nel Lazio si è prodotta della melata da psilla dell’eucalipto ed altri rincoti con rese stimate in circa 10-12 kg/alveare. In Campania, è stata prodotta pochissima melata nelle zone vocate del basso casertano, e nell’hinterland napoletano, in media 10-12 kg/alveare. Si segnalano buoni raccolti di miele di melata prodotta da aleurodidi su agrumi. In particolare nella zona costiera del siracusano sono state ottenute rese di miele di agrumi di 25 kg/alveare. Si è prodotto qualcosa anche in provincia di Palermo, in media 8 kg/alveare.
Non sono state riscontrate produzioni di questo miele se non in Toscana nelle aree vocate di Vallombrosa e Casentino.
In Valle d’Aosta gli alveari di bassa, media e alta valle hanno prodotto 15-17 kg/alveare di millefiori di alta montagna. Le temperature e l’umidità favorevoli hanno permesso alle api di lavorare molto bene e il dato stimato a melario potrebbe essere sottostimato. Con la prossima rilevazione a smielatura conclusa sarà possibile avere un dato più preciso. In Piemonte i raccolti di millefiori di alta montagna hanno reso in media 10-15 kg/alveare nella provincia di Cuneo, 20-25 kg/alveare a sud di Torino.
In Valle d’Aosta come per il millefiori di alta montagna anche il rododendro ha dato risultati molto soddisfacenti con rese medie di 17-18 kg/alveare. In Piemonte i raccolti di millefiori di alta montagna hanno reso in media 10-15 kg/alveare nella provincia di Cuneo, 20-25 kg/alveare a sud di Torino. In Lombardia si stimano raccolti di 20 kg/alveare.
In Valle d’Aosta nelle zone di fondovalle, dopo il raccolto di tarassaco e prima dei raccolti di tiglio e castagno, è stato possibile produrre del millefiori con rese medie di 15 kg/alveare. In Piemonte la produzione di millefiori estivo stimata a melario è così distribuita sul territorio regionale: 5 kg/alveare in provincia di Alessandria e Asti, 5-10 kg/alveare in provincia di Cuneo, 3 kg/alveare a sud di Torino. In Liguria si è prodotto 15 kg/alveare in media di millefiori estivo. In Emilia-Romagna le produzioni rilevate di millefiori estivo sono di 15 kg/alveare in media di millefiori composto principalmente da erba medica e di 10-20 kg/alveare in Provincia di Rimini nella zona del Montefeltro. In Toscana le frequenti piogge e le temperature non troppo elevate hanno favorito le fioriture erbacee spontanee che si sono susseguite per tutta l’estate e hanno permesso di ottenere ottime produzioni di millefiori estivo con rese medie di 25-30 kg/alveare. Nelle Marche la produzione complessiva di millefiori estivo varia dai 10 kg ai 20 kg/alveare con una media di 15 kg/alveare ed una resa migliore nella fascia collinare media. In Lazio si stimano rese di 10-12 kg/alveare. In Umbria grazie all’arrivo delle piogge è stata possibile una buona produzione di millefiori estivo, circa 20 kg/alveare di millefiori chiaro da nettare di piante erbacee spontanee. In Abruzzo i raccolti si sono attestati sui 5-10 kg/alveare, prodotti dagli alveari stanziali dopo l’acacia. Anche nelle zone di montagna è stato prodotto del millefiori, in media 5 kg/alveare. In Campania si registrano buone produzioni di 25-30 kg/alveare limitatamente a pochi areali del basso Casertano e della cinta Vesuviana. Nelle province di Avellino e Benevento si registra una produzione di 10 kg/alveare ma la media regionale si attesta su rese inferiori di 6-8 kg/alveare. In Basilicata le rese stimate sono di 15-20 kg/alveare di un millefiori chiaro di tarda estate prodotto nel centro-nord della Basilicata. In Puglia nelle province di Taranto, Brindisi, Bari e Lecce sono state ottenute rese medie di 10 kg/alveare. In Sicilia si stimano produzioni di 5 kg/alveare in provincia di Palermo.
Sono pervenute alcune quotazioni per diversi tipi di mieli. Si registrano ancora poche transazioni per quantitativi limitati di miele, in attesa dell’autunno per la vendita di partite consistenti.
I prezzi dell’acacia sono leggermente in calo rispetto all’anno scorso quando la produzione era stata insignificante seppur con qualche eccezione per quelle zone in cui anche quest’anno la produzione è stata scarsa. Al Nord, in Piemonte, l’acacia (partite di 30 q.li) è stata venduta ad un prezzo medio di 9 €/kg (fusto), in Emilia Romagna l’acacia in latta (partite di 10 q.li) è stata scambiata ad un prezzo medio di 10 €/kg. Al Centro, nel Lazio, il prezzo medio di vendita del miele di acacia è di 9 €/kg (fusto).
In Sicilia sono state registrate delle transazioni di miele di sulla sia in fusto a prezzi compresi tra 5,50-6,50 €/kg (partite di 50 q.li) che in latta a 7 €/kg (partite 10 q.li).
In Piemonte il castagno convenzionale (partite di 50 q.li) è stato scambiato a prezzi compresi tra 6,2-6,8 €/kg (fusto), il biologico tra 7,0-7,5 €/kg. In Campania il castagno convenzionale (partite di 10 q.li) è stato venduto a prezzi compresi tra 6-8 €/kg (fusto).
Il tiglio convenzionale (partita di 30 q.li) è stato scambiato ad un prezzo medio di 7,0 €/kg (fusto) in Piemonte, il biologico (partita di 10 q.li) a 6,5 €/kg (fusto) in Lazio.
Al Sud, in Sicilia e in Campania, il millefiori convenzionale (partite di 30-50 q.li) viene scambiato a prezzi medi compresi tra 5,2 e 6 €/kg (fusto), in Puglia il millefiori in latta (partite di 10 q.li) spunta un prezzo medio compreso tra 6-6,50 €/kg. Il millefiori biologico è stato venduto a prezzi compresi tra 6,5-7,0 €/kg in Puglia (partite di 10 q.li), a un prezzo medio di 6 €/kg nel Lazio.
Altri mieli estivi per i quali sono pervenute delle transazioni sono l’eucalipto scambiato in Sicilia a 7 €/kg (fusto) , il rododendro in Piemonte a 7 €/kg (fusto), il millefiori di alta montagna delle Alpi a 10 €/kg (fusto). In tutti i casi si tratta di partite di 10 q.li.
Per quanto riguarda la melata, in Emilia Romagna partite di 10 q.li di melata di metcalfa sono state scambiate ad un prezzo medio di 6,5 €/kg, in Sicilia la melata spunta un prezzo medio di 5,50 €/kg (fusto).
Si segnalano infine delle transazioni per partite di 10 q.li di miele di timo a prezzi compresi tra 6,5 e 7,5 €/kg (latta) in Puglia.
Si segnala uno scambio di polline fresco millefiori in Campania (partita di 10-20 kg) a prezzi compresi tra 18-23 €/kg.
C’è ancora richiesta di regine che vengono scambiate a prezzi invariati rispetto agli scorsi mesi.
Al Sud il servizio di impollinazione è terminato su tutte le colture. In Emilia Romagna, su girasole dove ormai è quasi la regola non riuscire ad ottenere raccolti per l’uso di varietà non nettarifere, si effettua il servizio di impollinazione con alveari al prezzo di 20 €/unità.
Altre informazioni
In generale, il parere degli addetti al settore sullo stato delle famiglie è positivo. Le pioggie estive e le temperature non troppo torride hanno favorito nuove fioriture e permesso alle famiglie di rimanere forti e ben popolate. Il controllo della caduta della varroa dopo i trattamenti estivi non ha messo in evidenza particolari criticità.
Emergenze
Nuova emergenza da avvelenamento da pesticidi a Villacidro, in Sardegna. La causa dell’avvelenamento che ha interessato 40 alveari è probabilmente da ricercare negli insetticidi utilizzati su olivo.
Prezzi all’ingrosso: miele – sciami– regine, da apicoltura convenzionale, servizio di impollinazione
Regione di rilevazione | AGRUMI |
ACACIA | MILLEFIORI | REGINE | ||||
Min | Max | Min | Max | Min | Max | Min | Max | |
Nord-Ovest | – | – | 8,0 | 9 | – | – | 13 | 15 |
Nord-Est | – | – | 8,0 | 9 | – | – | 13 | 15 |
Centro | – | – | 9 | 9 | 5,5 | 6 | 13 | 15 |
Sud | 6,2 | 7,15 | – | – | 5,2 | 6 | 12 | 15 |
Isole | – | – | – | – | 5,5 | 6 | 13 | 15 |
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A. inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
Il prezzo del servizio di impollinazione è riferito ad unità (alveare o nucleo) I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.