La prolungata siccità su gran parte del territorio nazionale e il caldo, particolarmente torrido al Sud, hanno compromesso le produzioni estive e reso necessario intervenire nuovamente con la nutrizione di soccorso in molti areali.
In particolare la situazione nelle diverse aree geografiche:
Valle d’Aosta
Non sono state registrate produzioni di millefiori estivo. Si conferma che il maltempo del mese di luglio ha influito negativamente sulle produzioni di alta montagna con rese di 8-9 kg/alveare sia per il millefiori di alta montagna delle Alpi che per il rododendro.
Piemonte
La siccità ha precluso qualsiasi produzione e gli apicoltori sono stati costretti a continuare a nutrire .
Lombardia
La produzione di millefiori estivo è stata scarsa, stimabile in 3-4 kg/alveare.
Liguria
A causa della siccità, non si riscontrano produzioni se non per qualche sporadico raccolto di melata nelle zone costiere della provincia di La Spezia. Gli apicoltori sono tornati a nutrire le famiglie con frequenza variabile sul territorio a secondo della gravità della mancanza di flussi nettariferi.
Friuli Venezia Giulia
Non sono state registrate produzioni per questo mese.
Veneto
In alcune zone della bassa pianura veneta, sono stati prodotti circa 15 kg/alveare di miele di erba medica o millefiori con prevalenza di erba medica.
Trentino Alto Adige
Non sono state registrate produzioni per questo mese.
Emilia-Romagna
Non sono state registrate produzioni significative di miele di melata. Nel Piacentino, nelle zone di collina l’assenza di flussi nettariferi rende necessario intervenire nuovamente con la nutrizione di soccorso. La situazione è migliore in alcune aree pianura dove si registra qualche di raccolto di millefiori estivo ma con medi piuttosto scarse.
Toscana
Non si registrano raccolti significativi di miele di melata o miele di melata d’abete. In alcune zone gli apicoltori hanno dovuto proseguire con le nutrizioni di emergenza.
Marche
Non sono state registrate produzioni per questo mese. Si continua a nutrire.
Lazio
A causa di una fioritura tardiva che ha permesso alla psilla di prendere il sopravvento non è stato possibile produrre miele monoflora di eucalipto ma soltanto melata.
Umbria
In alcune zone dell’Umbria sono stati prodotti 5 kg/alveare di millefiori estivo. In alcune zone della regione oltre all’azzeramento delle produzioni, l’assenza dei flussi nettariferi è stato tale da determinare la morte delle famiglie per fame, nonostante i ripetuti interventi da parte degli apicoltori. Si stima una mortalità dovuta a carenze di scorte intorno al 10%.
Abruzzo
Sono stati prodotti circa 10-12 kg/alveare di miele di castagno nelle zone a confine con il Lazio (provincia dell’Aquila) e circa 5 kg/alveare di millefiori estivo prodotto nelle zone di montagna.
Molise
Non si registrano ulteriori produzioni rispetto a quanto già segnalato nella scorsa rilevazione.
Campania
La produzione di millefiori è stata molto eterogenea con rese che oscillano tra i 0 e i 15 kg/alveare di millefiori composto anche da melata. Il forte innalzamento delle temperature, soprattutto nella terza decade del mese di luglio, ha causato la regressione delle famiglie e l’arresto dei flussi nettariferi, costringendo in alcune zone gli apicoltori ad intervenire nuovamente con la nutrizione di soccorso.
Basilicata
Nell’arco ionico tarantino e sulla costa lucana sono stati prodotti circa 10 kg/alveare di eucalipto.
Puglia
Le rese dei mieli estivi sono state insoddisfacenti a causa della prolungata siccità e il forte innalzamento delle temperature, che ha interessato gran parte della regione, già a partire dalla fine del mese di giugno. Si stimano raccolti di 3-5 kg/alveare di millefiori estivo nella provincia di Lecce, Taranto e Brindisi con una buona componente di melata.
Calabria
E’ in corso la fioritura di eucalipto autunnale. Le rese saranno disponibili con le prossime rilevazioni. Al momento, il caldo eccessivo e la carenza idrica non consentono alle famiglie di api di accumulare scorte nel nido e si registrano fenomeni di spopolamento.
Sicilia
Temperature estreme e siccità non hanno consentito di ottenere alcune raccolto.
Sardegna
Come anticipato nella scorsa rilevazione, l’eucalipto ha reso meno delle attese in quasi tutto il territorio regionale con una media compresa tra i 15 e i 18 kg/alveare.
Il mercato del miele all’ingrosso nel 2021 risente di questa ulteriore annata estremamente negativa e della scarsa disponibilità delle principali tipologie di miele, sia monoflora che millefiori.
Al momento, data la scarsità di transazioni significative, non è possibile esprimere un prezzo medio di mercato ma semplicemente segnalare i primi prezzi rilevati.
La rete segnala qualche compravendita in fusti da 300 kg della pochissima acacia presente sul mercato a prezzi elevati: 9-10 €/kg per l’acacia convenzionale sia al Nord che al Sud e 11 €/kg per l’acacia biologica.
Si segnala qualche prima transazione di piccole partite di miele di agrumi convenzionale (10 q.li) a prezzi compresi tra 5,5-6 €/kg (fusto), tra 5,6 e 6,6 €/kg (fusto) per l’agrumi biologico.
Per quanto riguarda il miele di castagno convenzionale si registra qualche transazione a prezzi mediamente compresi tra i 5,5 €/kg (fusto) e i 6 €/kg (fusto).
Qualche scambio di miele millefiori è stato segnalato a prezzi compresi in un’ampia forbice tra i 5 e i 6 €/kg (fusto).
In Campania partite di 20-40 q.li di miele di sulla convenzionale sono state vendute al prezzo di 6,5 €/kg (fusto).
In Molise, una partita di 40 q.li di miele di coriandolo convenzionale è stato scambiato a 6 €/kg (fusto).
In Veneto e in Lombardia, il miele tiglio convenzionale è stato quotato mediamente al prezzo di 6,50-6,60 €/kg (fusto).
In Lombardia, partite significative di miele di colza sono state vendute al prezzo di 5 €/kg (fusto).
E’ sempre attivo il mercato delle latte da 25 kg tra apicoltori o tra apicoltori e piccoli commercianti con scambi a prezzi elevati data la scarsità di miele disponibile.
In Veneto si segnalano compravendite di polline deumidificato (partite di 20-50 kg) al prezzo medio di 20 €/kg.
Il mercato degli sciami è ormai esaurito e gli apicoltori stanno preparando gli sciami destinati alla vendita per la prossima stagione. C’è ancora qualche compravendita di regine ma anche quest’attività è in via di conclusione.
Sono in corso i trattamenti estivi per il controllo della varroa che rappresenta una minaccia costante alla sopravvivenza degli alveari, ancora più se questi sono indeboliti dalle condizioni ambientali avverse.
Al Sud, oltre a compromettere i raccolti, il caldo eccezionale (nel siracusano è stato registrato il valore record di 48,8 °C), ha causato fenomeni estremi quali la fusione della cera degli alveari, saccheggi, sciamature e spopolamenti anomali.
Così come in Sardegna e in Sicilia, diversi incendi hanno colpito il territorio della Calabria causando la distruzione, secondo le stime, di circa 200 alveari.
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A. inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
Il prezzo del servizio di impollinazione è riferito ad unità (alveare o nucleo) I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.