Non si registrano per il momento produzioni significative. L’andamento climatico siccitoso del mese di marzo seguito da un mese di aprile dal meteo particolarmente capriccioso caratterizzato da vento, pioggia e sbalzi termici destinati a perdurare nelle prime settimane di maggio non ha consentito alle api di trovare risorse nettarifere sufficienti da portare a melario e talvolta neanche per sostenere lo sviluppo delle famiglie motivo per cui in molte zone è stato necessario intervenire con la nutrizione.
In Valle d’Aosta è iniziata a bassa quota (500-600 m ) una abbondante fioritura di tarassaco ma le temperature poco favorevoli per il momento non permettono una particolare importazione.
Nelle pianure della Lombardia si parla di produzioni a macchia di leopardo di millefiori primaverile a prevalenza di tarassaco comunque inferiori ai 5 kg/alveare spesso lasciato alle api per non dover ricorrere alla nutrizione che è stata invece necessaria dove l’importazione di nettari primaverili non è stata sufficiente. Non si registrano produzioni di ciliegio fiorito piuttosto in anticipo. Situazione analoga in Piemonte e nelle regioni del Nord Est dove il poco miele raccolto è stato prevalentemente lasciato alle famiglie.
In Toscana con le piogge di aprile è partita in alcune zone l’importazione dell’erica, e dei nettari di macchia mediterranea per cui è stato possibile registrare produzioni comunque ben sotto il melario di questi mieli in alcune zone del livornese e chianti senese, qualcosa in più nel grossetano. Situazione ben peggiore in Appennino dove l’assenza di importazione ha ridotto le famiglie alla fame. Anche in Liguria si torna a produrre miele di erica con rese ancora da stimare. Nessun raccolto in aprile nelle Marche e in Umbria.
Al Sud le condizioni climatiche avverse caratterizzate da forti venti, basse temperature e piogge frequenti hanno condizionato il raccolto sulle fioriture tipiche del periodo quali ciliegio e millefiori primaverile precoce e ritardato le fioriture successive di agrumi e sulla. I raccolti del miele di agrumi sono in corso in Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia ed è presto per fare delle stime delle rese che saranno disponibili con la prossima rilevazione. La situazione appare comunque molto disomogenea e in parte compromessa dal meteo. Con la prossima rilevazione avremo notizie anche sui raccolti del miele di sulla partiti al Sud e in partenza al Centro. Al momento in Calabria si stimano rese a melario del tutto provvisorie di miele di sulla di circa 7 kg/alveare.
Sembra piuttosto negativa la situazione in Campania dove si registrano solo piccole produzioni di miele di ciliegio lasciate alle api e in molte zone famiglie alla fame.
Anche per quanto riguarda l’acacia è presto per fare previsioni. Alla fine del mese di aprile è fiorita l’acacia precoce nelle zone di pianura ma a causa delle basse temperature e del vento i pochi chili di nettare raccolto sono stati rapidamente consumati dalle api e raramente è stato portato qualcosa a melario. Si spera nella fioritura tardiva delle zone di media e alta collina nonostante le previsioni meteorologiche diano temperature in ulteriore calo e tempo piovoso e incerto. Con la prossima rilevazione sarà possibile delineare la situazione in tutte le regioni e conoscere le rese produttive.
Le uniche transazioni pervenute riguardano lotti di millefiori del 2018. In Basilicata piccole partite di millefiori in latte da 25 kg vengono scambiate a prezzi compresi tra 5,50 e 6,50 €/kg. In Umbria è stata registrata una compravendita di 10 quintali di millefiori in fusti a 4,5 €/kg.
In Campania la pappa reale è quotata ad un prezzo medio di 610 €/kg.
In Basilicata il polline fresco millefiori viene scambiato a prezzi compresi tra 8,00 e 9,00 €/kg (partite superiori ai 50 kg), mentre in Sicilia è stata segnalata una transazione di una piccola partite di polline fresco millefiori (inferiore ai 10 kg) a 45 €/kg.
In Basilicata la propoli da rete viene scambiata a prezzi compresi tra 80 e 85 €/kg.
Proseguono le compravendite di sciami. Al Sud i prezzi sono abbastanza differenziati a seconda della regione: in Molise si registra un prezzo medio di 100 €/cad per sciami convenzionali; in Basilicata i prezzi sono compresi tra 100 e 120 €/cad mentre in Campania il prezzo medio è di 80 €/cad. In Calabria per il mercato locale i prezzi degli sciami convenzionali sono compresi tra 90 e 120 €/cad, tra 120 e 150 €/cad per il biologico. In Sicilia i prezzi sono compresi tra 85 e 100 €/cad per gli sciami convenzionali, tra 95 e 120 €/cad per il biologico. L’abbondanza di sciami presenti sul mercato sembra aver lievemente diminuito le quotazioni rispetto ai primi prezzi proposti e determinato qualche difficoltà nella vendita. Al Nord e al Centro si registrano prezzi per gli sciami convenzionali compresi tra i 100 e 120 € per il convenzionale, 120 e 150 € per il bio.
È a regime il mercato delle regine per le quali si segnalano i seguenti prezzi: 15 €/cad in media in Umbria e in Toscana ed Emilia Romagna, 15-18 €/cad in Calabria, 12-15 €/cad in Campania, 15-18 €/cad in Sicilia per regine di razza ligustica e 18 €/cad per regine di razza sicula.
In Campania è attivo il servizio di impollinazione con api su melone e anguria in serra al prezzo di 40- 50 € per unità. In Sicilia, cassettini portasciami orfani con due telai di covata opercolata ed uno di scorta vengono introdotti nelle serre di meloni, cantalupi, gialletti e fragole a prezzi compresi tra 24 e 35 € per unità, con prezzo prevalente 25 € per unità. In Basilicata gli alveari vengono portati in pieno campo nei ciliegeti ad un prezzo di 50-60 € ad alveare.
Si segnala una generale situazione di stress nutrizionale dovuto alle avversità climatiche precedentemente delineate e alla scarsa disponibilità di nettare. Le famiglie si presentano molto popolate e con abbondante covata e conseguente elevato consumo di scorte. Si segnalano casi di famiglie morte per fame e frequente ricorso alla nutrizione in tutte le regioni. Questa situazione di stress rende le famiglie più suscettibili alle patologie. In particolare in Campania sono state segnalate varie criticità dalle virosi alla covata calcificata ad alcuni casi di peste europea ed americana.
Il 21-22 aprile in provincia di Palermo, Agrigento e Messina si sono verificati estesi danni per il vento. Interi apiari ribaltati anche in Sardegna.
Riceviamo continue segnalazioni di avvelenamenti e furti. In tutta la Campania si registrano molti casi di mortalità provocata da trattamenti su fruttiferi con casi di apiari completamente compromessi. In Umbria gli apicoltori denunciano problemi di avvelenamento probabilmente connessi all’uso di sistemici su grano e ai diserbi di vigneti e oliveti. In Toscana si segnala un avvelenamento in zona Val D’Orcia (Pienza- Monte Amiata) che ha coinvolto un intero apiario. Si aspettano i risultati delle analisi dell’asl per confermare il sospetto avvelenamento probabilmente dovuto al diserbo di trifoglio su campi in fioritura. Anche in zona Rosano (Fi) e Civitella in Val di Chiana si sospettano avvelenamenti che hanno costretto gli apicoltori a spostare gli alveari.
Per quanto riguarda i furti in Campania due interi apiari per un totale di 100 alveari sono stati rubati in provincia di Salerno e Caserta. Nelle Marche si registrano piccoli furti nelle province di Ancona e Ascoli Piceno. In Toscana in provincia di Grosseto a Porto Ercole sono stati sottratti 68 alveari situati in una proprietà privata.
Prezzi all’ingrosso: miele – sciami– regine, da apicoltura convenzionale, servizio di impollinazione
Regione di rilevazione | SCIAMI |
REGINE |
SERVIZIO DI IMPOLLINAZIONE CON ALVEARI |
SERVIZIO DI IMPOLLINAZIONE CON NUCLEI ORFANI | ||||
min | max | min | max | min | max | min | max | |
Nord-Ovest | 100 | 120 | – | – | – | – | – | – |
Nord – Est | 100 | 120 | – | – | – | – | – | – |
Centro | 100 | 120 | 15 | 15 | 35 | 35 | – | – |
Sud | 75 | 120 | 12 | 16 | 50 | 60 | 40 | 50 |
Isole | 85 | 120 | 15 | 18 | – | – | 24 | 35 |
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A. inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
Il prezzo del servizio di impollinazione è riferito ad unità (alveare o nucleo) I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni