Lo scenario attuale è molto diverso dall’aprile dello scorso anno, quando una forte gelata registrata nella notte tra il 7 e l’8 aprile aveva danneggiato gravemente le fioriture primaverili compresa l’acacia. Il mese di aprile 2022 è stato un mese caratterizzato da oscillazioni termiche, con temperature sotto media nella prima decade, ma non tali da compromettere lo sviluppo delle piante, tranne in alcune zone del Sud dove gli abbassamenti termici hanno in parte danneggiato le fioriture di alcune colture di interesse apistico. In molte regioni sono arrivate le piogge anche se in misura non sufficiente a risolvere i problemi di deficit idrico causati da mesi di siccità, soprattutto nelle zone costiere della Liguria e della Toscana dove l’assenza prolungata di piogge ha causato ripercussioni negative sia sui raccolti che sullo stato di salute delle famiglie rendendo necessario il ricorso alla nutrizione di soccorso. Sia la fioritura dell’acacia che quella degli agrumi sono state in generale ritardate dalle basse temperature.
In particolare la situazione nelle diverse aree geografiche:
Valle d’Aosta
Dopo un periodo di temperature anomale e siccità, le ultime piogge e le temperature più consone al periodo hanno fatto sì che i fiori sbocciati abbiano iniziato a dare nettare. Al momento non si registrano produzioni.
Piemonte
In Piemonte si stimano raccolti di circa 5 kg/alveare di miele di tarassaco e di 3 kg/alveare di miele di ciliegio ottenuti con le famiglie pronte al raccolto che in questo periodo della stagione rappresentano circa la metà della consistenza aziendale di alveari.
Lombardia
Per il momento non si registrano produzioni significative di millefiori primaverile tranne qualche eccezione in qualche zona del Pavese (6-7 kg/alveare).
Liguria
La siccità prolungata non ha consentito produzioni rilevanti di miele di erica, a parte piccolissime eccezioni in zone vocate che comunque non si attestano oltre 1-2 kg/alveare. Sulla costa inizia a fiorire l’acacia.
Friuli Venezia Giulia
Le basse temperature hanno influito negativamente sull’importazione di nettare dei fiori di tarassaco e al momento non si registrano produzioni significative.
Veneto
Nelle province della pianura Padano-veneta le fioriture di tarassaco e di colza hanno consentito di ottenere un primo raccolto di miele. In alcuni casi le buone importazioni di nettare hanno permesso alle famiglie più forti di riempire anche il secondo melario. Nel Bellunese le basse temperature hanno invece azzerato il raccolto ma la disponibilità di nettare è stata sufficiente per l’alimentazione delle famiglie di api.
Trentino Alto Adige
I raccolti di miele di melo sono in corso. Le stime provvisorie a melario sono di un paio di chili ad alveare.
Emilia Romagna
In provincia di Piacenza, si stanno ottenendo raccolti di miele millefiori primaverile in discrete quantità nelle zone vocate a tale produzione.
Toscana
Nella bassa collina è stato registrato qualche piccolo raccolto di miele millefiori pre-acacia in collina, principalmente nell’areale fiorentino ed aretino. Le stime sulle rese produttive saranno disponibili con le prossime rilevazioni. Il bilancio dei primi mesi della stagione resta comunque negativo, soprattutto per l’apicoltura di costa e delle isole, con l’assenza di importazione di erica e di molte fioriture arbustive e di campo a causa della siccità prolungata.
Marche
Le temperature notturne basse che hanno caratterizzato il mese di aprile hanno ritardato la fioritura dell’acacia. Gli alveari, ben sviluppati, hanno consumato le scorte e si è ricorso alla nutrizione, in alcune zone fino a fine mese. In particolare si è nutrito maggiormente nella zona costiera mentre nelle aree interne c’è stata una moderata importazione di nettare e polline in particolare in presenza di colza e ciliegio.
Lazio
Nella città metropolitana di Roma, è stato possibile ottenere qualche raccolto di miele millefiori primaverile. Le stime produttive saranno disponibili con la prossima rilevazione.
Umbria
Al momento non sono state registrate produzioni.
Abruzzo
Al momento non sono state registrate produzioni.
Molise
Al momento non sono state registrate produzioni. Il poco nettare raccolto è stato consumato dalle api per il proprio sostentamento.
Campania
Si registrano i primi raccolti di millefiori nella zone Vesuviana. Il primo nettare di millefiori è salito a melario anche nelle zone più interne del beneventano ma non si registrano al momento raccolti significativi. Nella prossima rilevazione di maggio avremo informazioni più accurate sulle rese produttive e novità sul raccolto di agrumi in partenza nel Salernitano.
Basilicata
Le basse temperature hanno rallentato la produzione di nettare da parte delle piante e determinato una situazione piuttosto disomogenea. Al momento non si registrano produzioni ma i raccolti primaverili sono in corso e avremo informazioni sulle prime rese con la prossima rilevazione.
Puglia
La raccolta del miele di ciliegio è stata fortemente condizionata dalle condizioni climatiche avverse (vento e basse temperature). Solo negli ultimi 3-4 giorni di fioritura, sulle varietà tardive, grazie all’aumento della temperatura, è stato possibile ottenere un piccolo raccolto che non supera i 4 kg/alveare nei posti migliori. In altre zone non c’è stato raccolto. I forti abbassamenti termici che si sono avuti tra la fine di marzo e l’inizio di aprile sembrano aver reso disuniforme la fioritura degli agrumi e influito negativamente sulle rese del millefiori primaverile.
Calabria
La fioritura degli agrumi è in corso (fioritura al 20%) e al momento si stimano circa 5 kg/alveare di agrumi nei melari. Con la rilevazione del mese di maggio avremo informazioni sulla resa produttiva aggiornata a fine fioritura. Nella zona meridionale della fascia ionica si stimano raccolti di 15 kg/alveare di miele di sulla mentre nella zona settentrionale i raccolti sono ancora in corso.
Sicilia
Nelle zone vocate per gli agrumi i raccolti non sono promettenti mentre sul millefiori in alcune zone il nettare sta riempiendo il secondo melario. Con la rilevazione del prossimo mese avremo informazioni più accurate sulle rese.
Sardegna
Si stimano ottime produzioni di asfodelo di circa 20-30 kg/alveare nelle zone del Centro-Nord della Sardegna. Nella zona del Campidano, Sulcis, Sarrabus e Oristanese la produzione è più limitata, si aggira intorno ai 10 kg/alveare. I primi raccolti di millefiori non sembrano troppo promettenti. Nelle zone costiere di tutta l’isola siamo intorno ai 10-12 kg/alveare di media. Le piogge di metà aprile hanno aumentato la secrezione nettarifera, e l’attuale importazione fa prevedere medie leggermente superiori al melario (12-15 kg/alveare). Nelle zone vocate al raccolto di miele di sulla, un buon inizio di fioritura, accompagnato da piogge nella parte centrale del mese di aprile, fa prevedere una media produttiva intorno ai 20 kg/alveare se l’andamento meteorologico continuerà ad essere favorevole. Per quanto riguarda il miele di agrumi invece, anche quest’anno, nelle poche zone vocate, la produzione appare scarsa (5-10 kg/alveare), malgrado la fioritura abbondante .
Il mercato del miele è in una fase poco dinamica per l’esaurirsi delle giacenze di miele della stagione 2021 e in attesa dei primi lotti della nuova stagione 2022.
In Sardegna si registrano le seguenti transazioni all’ingrosso sia in fusti da 300 kg che in latte da 25 kg:
Miele di eucalipto 5,5 €/kg (fusto), partite di 50 q.li
Miele di millefiori 5,5 €/kg (fusto), partite inferiori ai 30 q.li
Miele di trifoglio 5,0 €/kg (latta), partite inferiori ai 10 q.li
Nel mese di aprile il mercato degli sciami è entrato nel vivo con una buona richiesta di nuclei precoci, convenzionali o biologici, disponibili prima delle principali produzioni primaverili. Le richieste sembrano provenire soprattutto da apicoltori in autoconsumo o aziende di piccole dimensioni mentre sembra essere diminuita la domanda da parte delle aziende apistiche professionali. I prezzi iva esclusa per gli sciami convenzionali sono compresi in media tra i 115 e i 130 €/cad al Nord, tra i 100 e i 120 al Centro, tra i 90 e i 120 €/cad al Sud e nelle Isole. I prezzi degli sciami certificati biologici sono compresi in media tra i 125 e i 140 €/cad.
Le basse temperature del mese di marzo hanno rallentato la partenza del mercato delle regine. A partire dal mese di aprile sono state disponibili le prime regine feconde. Per le prime regine della stagione si registrano quotazioni a prezzi compresi tra 18-20 €/cad al Nord e tra 15 e 20 €/cad al Centro e al Sud e nelle Isole.
In Sardegna il polline fresco millefiori convenzionale (partite comprese tra 10 e 20 kg) viene venduto al prezzo medio di 30 €/kg.
In Sicilia inizia la produzione della pappa reale quotata ad un prezzo compreso tra 550 €/kg e 650 €/kg.
In Sicilia è attivo il servizio di impollinazione di nuclei a perdere per le serre su cantalupo con nuclei orfani composti da un telaio di scorte e 2 telai di covata opercolata. I prezzi applicati sono compresi tra 25 e 35 €/cad a seconda se destinati alla rivendita o al cliente finale. Nel Grossetano si effettuano consegne di nuclei a perdere per l’impollinazione delle colture in serra al prezzo di 31 € circa per unità. In Trentino Alto Adige gli apicoltori forniscono alveari per l’impollinazione del melo al prezzo di 30-35 €/alveare.
In generale l’andamento climatico e la fioritura primaverile di piante di interesse apistico sta favorendo lo sviluppo delle famiglie che presentano nidi ben popolati e buone scorte di miele quasi ovunque. Fanno eccezione le zone costiere della Liguria (provincia di Imperia) e della Toscana ed alcune zone del Sud dove la siccità e le oscillazioni termiche hanno limitato l’attività bottinatrice delle api e la risposta nettarifera della flora apistica, con consumi di scorte e in alcuni casi ricorso alla nutrizione. In Liguria è stata segnalata la presenza di Vespa orientalis nella città metropolitana di Genova (Cornigliano) e catture di Vespa velutina in bottiglie trappola in provincia di La Spezia, Imperia e nella parte occidentale della provincia di Savona.
Si segnala un nuovo furto di 20 colonie in Toscana, in provincia di Arezzo nel comune di Loro Ciuffenna.
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A. inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
Il prezzo del servizio di impollinazione è riferito ad unità (alveare o nucleo) I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.