“Insieme ai partner in tutto il paese, celebriamo questa decisione che protegge la salute di milioni di bambini, lavoratori agricoli e famiglie rurali – attesa da tempo. La scienza che documenta i danni di questa sostanza chimica neurotossica è forte da decenni. Ci sono volute un’organizzazione persistente, la difesa negli stati e un’azione legale coordinata per costringere finalmente l’EPA a fare il suo lavoro.
“La nostra convinzione è che l’azione di oggi comporterà anche un divieto dell’uso del clorpirifos sulle colture di base coltivate per l’alimentazione e nei prossimi mesi, l’EPA prenderà in considerazione anche l’azione su tutti i restanti usi (non alimentari) del clorpirifos. Esortiamo l’agenzia a ritirare rapidamente anche questi usi, in modo da poterci unire ai 35 paesi che hanno già vietato completamente questa sostanza chimica pericolosa.”
“Siamo fiduciosi che la decisione di oggi segnali un cambiamento per questa amministrazione, verso il ricentramento della scienza e della giustizia nel processo decisionale sui pesticidi pericolosi. Per troppo tempo gli interessi dell’industria dei pesticidi sono stati privilegiati rispetto alla protezione della salute dei bambini o di coloro che sono in prima linea nell’agricoltura industriale: lavoratori agricoli, agricoltori e famiglie rurali. È ora che questo cambi».
PAN e i loro partner, inclusi scienziati, lavoratori agricoli e organizzazioni comunitarie e nazionali hanno condotto campagne per vietare il clorpirifos a livello federale dal 2000, quando gli usi domestici erano vietati perché si sapeva che l’esposizione danneggiava il cervello in via di sviluppo dei bambini. Nel 2007, PAN ha collaborato con i partner e il team legale di EarthJustice per presentare una petizione legale all’EPA chiedendo un divieto agricolo di prodotti contenenti clorpirifos. Solo nel 2015 l’EPA ha proposto un divieto sull’uso di clorpirifos sui prodotti alimentari. La conseguente decisione federale è stata annullata nel 2017, una decisione che PAN e i suoi partner hanno nuovamente impugnato legalmente nel 2018. In risposta, il tribunale, nel maggio del 2021, ha emesso l’ordinanza per vietare tutti gli usi alimentari del clorpirifos, a meno che non si dimostrasse che il suo impiego era sicuro.
L’odierno divieto di uso alimentare del clorpirifos è il risultato della direttiva della corte emessa a maggio, in base alla quale l’EPA ha cancellato tutti gli usi alimentari che non potrebbero rivelarsi “sicuri”. Il Dirwettore del PAN ha dichiarato: “Siamo incoraggiati dal fatto che l’agenzia abbia seguito la scienza che mostra chiaramente che non esiste un uso sicuro del clorpirifos.”
Commento:
Fortunatamente l’Unione europea era arrivata alle medesime conclusioni già qualche anno fa, in quanto l’esposizione al pesticida clorpirifos (o chlorpyrifos) danneggia il cervello dei bambini. Studi scientifici di ampia portata dimostrano la sua capacità di ridurre il quoziente intellettivo fino a causare disabilità psichica, autismo, disturbi dell’attenzione e iperattività, oltre a squilibri ormonali e metabolici, che si esprimono anche in obesità, a causa della sua azione di interferenza endocrina (1).
L’UE ha vietato l’impiego di tale insetticida dopo che l’EFSA ha attestato l’impossibilità di stabilire un livello di esposizione sicuro, a fronte della sua genotossicità, vale a dire la capacità di danneggiare il DNA umano, in aggiunta alla cancerogenicità e ai pericoli di cui sopra (2).
Tuttavia l’insetticida continua ad entrare nella UE anche attraverso i cibi d’importazione, come mostra il sistema di allerta Ue sulla sicurezza alimentare (Rapid Alert System on Food and Feed, RASFF) che ha raccolto, negli ultimi 12 mesi, 189 notifiche relative alla presenza di residui di clorpirifos e del suo metabolita in un’ampia varietà di prodotti alimentari.
In Italia, invece, il ministero della Salute ha ceduto alle pressioni di Big Ag e delle stesse confederazioni agricole autorizzando l’impiego dell’insetticida Sundek Cimice 2021, a base di clorpirifos metile, in deroga al divieto UE, dall’11.5.21 al 17.8.21. (4 e 5).
Lucia Lenzi
Bibliografia citata
(1) Rauh V, Arunajadai S, Horton M, Perera F, Hoepner L, Barr DB, Whyatt R. (2011). Seven-year neurodevelopmental scores and prenatal exposure to chlorpyrifos, a common agricultural pesticide. Environ Health Perspect. 2011 Aug;119(8):1196-201. doi: 10.1289/ehp.1003160. Epub 2011 Apr 21. PMID: 21507777; PMCID: PMC3237355. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21507777/
(2) EFSA. Statement on the available outcomes of the human health assessment in the context of the pesticides peer review of the active substance chlorpyrifos. EFSA Journal 2019;17(5):5809. doi: https://doi.org/10.2903/j.efsa.2019.5809
(3) Britt E. Erickson. Life after chlorpyrifos. C & EN (Chemical and Engineering News). 18.10.20, https://cen.acs.org/environment/pesticides/Life-chlorpyrifos/98/i40
(4) Ministero della Salute, DGISAN, Ufficio 7 (Sicurezza e regolamentazione dei Prodotti Fitosanitari). Decreto 11.5.21. Autorizzazione in deroga per situazioni di emergenza fitosanitaria per l’impiego su melo, pero, pesco, nettarino, noce e nocciolo, ai sensi dell’art. 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009, del prodotto fitosanitario SUNDEK CIMICE 2021, reg. n. 17854, contenente la sostanza attiva clorpirifos metile. https://www.fitosanitario.mo.it/files/5816/2125/4707/DD11.05.21AUTOR.SUNDEK_CIMICE2021.pdf
(5) Il pesticida vietato in UE viene prodotto nella stessa UE. Quanto si è già annotato su un altro agrotossico, il paraquat, si ripete con il clorpirifos. Non più prodotto da Corteva, ma dal gruppo portoghese Sapec Agrobusiness, acquisito nel 2016 dal fondo europeo di private equity Bridgepoint. La finanza etica ha da venire.