Seguendo i principi base dell’IPM è possibile conciliare la salute delle api con la produzione sostenibile di mais in Italia.
Fin dai primi anni 2000 gli apicoltori italiani hanno iniziato a denunciare eventi di moria di api legate alla semina del mais. Le evidenze scientifiche hanno presto dimostrato che durante la semina quantità rilevanti di insetticidi (imidacloprid, clothianidin, thiamethoxam, fipronil) usati come concianti dei semi di mais venivano disperse nell’ambiente ed entravano in contatto con le api. A seguito di questi eventi e basandosi sul principio di precauzione, nel settembre 2008, il Ministero della Salute Italiano ha sospeso i 4 principi attivi utilizzati come concianti dei semi di mais. In questo studio è stato dimostrato che dopo la sospensione, il numero di casi di morie di api collegato alla semina del mais è calato drasticamente. Allo stesso tempo, la produzione media annuale del mais per ettaro è rimasta invariata. Questi risultati indicano che è possibile mantenere stabile le produzioni di mais senza aumentare il rischio per la salute delle api. L’implementazione dell’IPM (Integrated Pest Management), ossia seguendo il principio di utilizzare i pesticidi solo quando strettamente necessari, può essere applicato anche su questa coltura. Leggi l’articolo
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Molti studi hanno dimostrato che gli insetticidi sistemici costituiscono un rischio per le api ed una fonte di inquinamento per l’ambiente, però poco si conosce sui loro effettivi benefici a livello produttivo. Infatti la concia del seme di mais e di altre colture con insetticidi sistemici rappresenta un uso preventivo dei pesticidi senza una valutazione del loro reale bisogno. Ciò va contro i principi cardini dell’IPM che richiedono per prima cosa una valutazione della densità degli insetti dannosi e della loro importanza economica, al fine di determinare se un trattamento insetticida è necessario e dopo aver considerato possibili alternative di controllo. Infatti in molti casi, come dimostrato in questo articolo pubblicato sulla rivista Bulletin of Insectology ed in molti altri, l’insetto dannoso non è presente o è presente al di sotto della soglia economica di danno. Questa valutazione dovrebbe essere presa in considerazione anche nell’attuale dibattito sul mantenimento della restrizione europea nell’uso dei neonicotinoidi sulle colture attrattive per le api.