43° Edizione del Concorso Tre Gocce d’Oro: nonostante l’ennesima stagione produttiva molto critica, in particolare per quanto riguarda la quasi totale assenza dei mieli primaverili, la partecipazione al concorso è stata altissima, un record se si eccettua il 2022: sono infatti stati ben 1294 i mieli inviati da 459 apicoltori.
Va segnalato inoltre un altro record: gli esperti in analisi sensoriale del miele iscritti all’albo che hanno beneficiato dell’aggiornamento e che hanno partecipato alle giurie, in presenza e on line, sono stati ben 141.
Dei campioni in gara, 20 sono i mieli che hanno ricevuto l’ambito riconoscimento delle Tre Gocce d’Oro, durante l’evento di premiazione condotto da Patrizio Roversi nella mattinata di domenica 17 Settembre a Castel San Pietro Terme; 174 le “Due Gocce d’oro” e 261 i mieli premiati con “Una Goccia d’oro”, per un totale di 455 mieli premiati.
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42° Edizione del Concorso Tre Gocce d’Oro da record: nonostante le difficoltà produttive che hanno caratterizzato anche questa annata, in particolare per la forte siccità estiva, si registra un’edizione da record assoluto, con ben 540 apicoltori partecipanti, per un totale di 1466 campioni di miele, dati che confermano l’utilità del servizio offerto agli apicoltori e l’autorevolezza che l’iniziativa ha acquisito a livello nazionale, un evento sempre più seguito sia dai consumatori che per le sue finalità di servizio all’apicoltura.
Dei campioni in gara, 17 sono i mieli che hanno ricevuto l’ambito riconoscimento delle Tre Gocce d’Oro, durante l’evento di premiazione condotto da Patrizio Roversi nella mattinata di domenica 20 Settembre a Castel San Pietro Terme.
Quest’anno sono state quindi 17 le “Tre Gocce d’oro”, 201 le “Due Gocce d’oro” e 288 i mieli premiati con “Una Goccia d’oro”, per un totale di 506 mieli premiati.
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Dal punto di vista produttivo il 2021 ha rappresentato una stagione apistica drammatica, alla gelata tardiva di aprile è seguito un andamento meteorologico caratterizzato da forte vento sulla generalità del territorio nazionale e da piogge associate a basse temperature al nord. Queste condizioni hanno determinato la perdita dei mieli primaverili sia al nord che al sud, in particolare l’acacia e l’agrumi. Purtroppo, la stagione estiva non ha consentito sostanziali recuperi produttivi, soprattutto a causa della prolungata siccità. Il cambiamento climatico in atto ha determinato una diffusa situazione di fame che ha costretto gli apicoltori a ricorrere ad una massiccia nutrizione delle famiglie, per evitare la perdita del patrimonio apistico, con un aggravio pesanti dei costi aziendali.
(Per approfondimenti si rimanda al report prime valutazioni sull’andamento produttivo e di mercato per la stagione 2021, redatto dall’Osservatorio Nazionale Miele, e al report straordinario su mancata produzione e mancato reddito sui mieli primaverili 2021, redatto in collaborazione con ISMEA.)
Nonostante questa situazione si conferma numerosa la partecipazione al Concorso Tre Gocce d’Oro – Grandi Mieli d’Italia, che in questa quarantunesima edizione ha visto 1.067 mieli partecipanti, prodotti in ogni parte d’Italia e inviati all’Osservatorio Nazionale Miele da oltre 400 apicoltori, dati che confermano nuovamente l’importanza e l’autorevolezza che il Concorso ha raggiunto a livello nazionale, un evento sempre più seguito anche per le sue finalità di servizio all’apicoltura.
Un dato positivo in questo quadro desolante, l’entusiasmo che ha animato i produttori nell’aderire a questo evento. Le valutazioni analitiche e sensoriali hanno quindi selezionato i 373 mieli descritti nella Guida Tre Gocce d’Oro: 18 con Tre Gocce d’Oro, 145 con Due Gocce d’Oro e 210 con Una Goccia d’Oro.
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Anche il 2020 è stata un’annata difficile per l’apicoltura italiana dal punto di vista produttivo, a conferma della tendenza negativa delle produzioni per cause climatiche e i gravi danni causati all’apicoltura dall’uso dei pesticidi nelle attività agricole (approfondimenti nel report annuale su produzione e mercato per la stagione 2020, redatto da Osservatorio Nazionale Miele).
Nonostante questa situazione, al Concorso Tre Gocce d’Oro 2020, la quarantesima edizione, hanno partecipato ben 427 apicoltori, che hanno presentato 1222 campioni di miele, un record assoluto!
Da record anche i numeri dei mieli partecipanti nelle sei categorie speciali del concorso, dai 194 mieli in gara per la sezione speciale “Mieli da apicoltura biologica” ai 62 per la sezione territoriale “Grandi Mieli d’Abruzzo” appena inaugurata con le associazioni regionali e il Comune di Tornareccio (CH).
Alla seduta della giuria di analisi sensoriale si sono aggiunte le analisi svolte dal laboratorio Piana Ricerca e dal laboratorio Floramo: sono quindi state 22 le “Tre Gocce d’Oro”, 181 le “Due Gocce d’Oro” e 243 i mieli premiati con “Una Goccia d’Oro”.
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Un anno molto difficile per l’apicoltura italiana, causa il maltempo che ha portato al quasi azzeramento della produzione di mieli primaverili (vedi il report straordinario che Osservatorio Nazionale Miele ha redatto assieme ad Ismea), ma nonostante le difficoltà sono 440 gli apicoltori che hanno partecipato al Concorso Tre Gocce d’Oro 2019, per un totale di ben 1011 campioni di miele in gara: numeri che confermano l’importanza e l’autorevolezza che il Concorso ha raggiunto a livello nazionale, un evento sempre più seguito anche per le sue finalità di servizio all’apicoltura.
Domenica 1 settembre si è riunita la giuria composta da 79 esperti iscritti all’albo, suddivisi in 16 diversi gruppi per i lavori di valutazione sensoriale, a cui si sono aggiunte le analisi svolte dal laboratorio Piana Ricerca e dal laboratorio Floramo: sono quindi state 16 le “Tre Gocce d’oro”, 148 le “Due Gocce d’oro” e 211 i mieli premiati con “Una Goccia d’oro”.
Si confermano buoni anche i numeri relativi alle 5 sezioni speciali:
– “I mieli da apicoltura biologica”, già presente nell’edizione 2018 del concorso, vuole favorire le metodologie colturali più sostenibili e valorizzare i mieli biologici promuovendoli presso i consumatori. Sono 64 i produttori che hanno presentato 156 mieli in questa sezione, organizzata in collaborazione con Italiabio;
– “I mieli slow”, avviata in collaborazione con Slow Food Italia, la sezione vuole sottolineare il carattere identitario unico al mondo dei mieli italiani, e’ riservata ai mieli dei Presidi Slow Food, con mieli di Alta Montagna Alpina, dell’Appennino Aquilano e dell’Ape Nera Sicula, per un totale di 40 campioni in concorso;
– “I grandi mieli di Sicilia” e “I grandi mieli di Puglia”, realizzate in collaborazione con l’Associazione Regionale Apicoltori Siciliani (ARAS) e l’Associazione Regionale Apicoltori Pugliesi (ARAP) e riservate ai mieli prodotti all’interno dei rispettivi territori regionali. L’obiettivo è quello di contribuire, con la diffusione capillare del concorso, al monitoraggio ed al miglioramento della qualità dei mieli nei rispettivi territori. I campioni in concorso sono stati 68 per la sezione Sicilia e 96 per la sezione Puglia, un grande successo, considerando che si tratta della prima edizione.
– “I mille mieli, i millefiori”, finalizzata a far emergere la diversità dei mieli millefiori attraverso una gara che coinvolge anche il giudizio dei consumatori. Attraverso le valutazioni analitiche e sensoriali del concorso, è stato selezionato 1 miele millefiori per ognuna delle regioni italiane, quello con il punteggio più elevato. Per ognuno di questi mieli sarà raccolto il giudizio in termini di gusto da parte dei consumatori, durante un evento dedicato che si terrà ad Apimell 2020.
Questi numeri descrivono con concretezza l’efficace azione di monitoraggio e miglioramento della qualità dei mieli che l’Osservatorio continua a svolgere in Italia.
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Un anno da dimenticare per il Sud e per le Isole, discreto per il Centro e per il Nord anche se in modo estremamente variabile e disomogeneo.
E’ quanto emerge dal report di prime valutazioni elaborato sulla base dei dati raccolti dalla rete di rilevazione dell’Osservatorio del Miele nei primi 8 mesi del 2018 e presentato a Castel San Pietro Terme durante le Manifestazioni Apistiche di settembre nell’ambito del “seminario di approfondimento sugli aspetti economici del settore apistico con al centro l’impresa.”
E’ stato comunque un anno da record per quel che riguarda il Concorso Grandi Mieli d’Italia 3 Gocce d’oro, che ha visto una partecipazione straordinaria con 1124 mieli presentati in concorso, di cui 426 i premiati: 16 con 3 gocce, 158 con 2 e 252 con una goccia.
Numeri che non hanno bisogno di alcun commento e che descrivono con concretezza l’efficace azione di monitoraggio e di miglioramento della qualità dei mieli che l’Osservatorio svolge in Italia. I mieli sono stati analizzati dal punto di vista chimico-fisico e merceologico dai laboratori Floramo di Cuneo e Piana Ricerca e Consulenza di Castel San Pietro Terme che hanno dato prova di una grande capacità organizzativa e analitica. È stata poi svolta l’analisi sensoriale, per la quale sono stati reclutati 75 esperti iscritti all’albo nazionale degli assaggiatori, riuniti in 15 giurie, coordinate da Lucia Piana.
Un buon avvio anche per la sezione “Mieli da apicoltura biologica”, organizzata in collaborazione con Italiabio, con 66 apicoltori e 170 mieli, di cui ben 83 premiati.
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Dopo la grande crisi del 2016 anche il 2017 verrà ricordato come un anno pessimo per l’apicoltura italiana. Questa stagione ha visto finalmente riprendersi la produzione del miele di agrumi, soprattutto in Sicilia ma di nuovo si presenta un’annata quasi senza acacia, con scarsa produzione dei mieli primaverili e con una chiusura estiva all’insegna della siccità su gran parte della penisola.
È presto per fare una stima circostanziata della produzione complessiva 2017, la faremo cominciando con le valutazioni che faremo in questi giorni a Castel san Pietro Terme, in ogni caso possiamo già dire che si tratta di una pessima annata che mette a dura prova le aziende apistiche italiane.
È stata comunque altissima la partecipazione al Concorso Grandi Mieli d’Italia 3 Gocce d’oro, straordinaria se rapportata alla scarsa produzione dell’anno, con 802 mieli partecipanti da ogni parte d’Italia.
Straordinaria anche la qualità dei mieli italiani, con ben 18 premiati con 3 Gocce d’Oro, 120 con 2 Gocce d’oro e 180 mieli premiati
con 1 goccia. I mieli sono stati analizzati da tre diversi laboratori, sottoposti ad analisi sensoriale da parte di 66 esperti iscritti all’albo
nazionale, riuniti in 12 giurie.
Si tratta di un’attività intensissima che consente, ogni anno, di fare una fotografia della situazione produttiva italiana e di indicare al consumatore attento i prodotti che eccellono per i diversi tipi e per zone di produzione.
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