Dopo un mese di maggio caratterizzato da forte maltempo e produzioni azzerate in molte zone d’Italia, nel mese di giugno è arrivato il caldo con temperature che sono aumentate rapidamente e si sono mantenute sopra la media stagionale per gran parte del mese. L’auspicato innalzamento delle temperature ha favorito la ripresa delle famiglie e permesso finalmente di ottenere qualche raccolto. Tuttavia l’elevato numero di famiglie indebolite dal prolungato maltempo e dalle frequenti sciamature e l’intensa ondata di caldo accompagnata da venti secchi e scarse precipitazioni hanno inciso negativamente sulle rese nettarifere.
In particolare la situazione nelle diverse aree geografiche:
Valle d’Aosta
Solo grazie a ripetuti spostamenti in Valle d’Aosta è stato possibile ottenere un raccolto seppur minimo di tarassaco, stimabile dopo la smielatura in 4-5 kg/alveare. Una bellissima fioritura e temperature favorevoli fanno ben sperare nel raccolto di tiglio di montagna. Le api hanno riempito i nidi di scorte e iniziano adesso a portare il nettare nei melari. Le rese saranno disponibili con la prossima rilevazione.
Piemonte
Dopo un periodo freddo e piovoso, l’aumento improvviso delle temperature accompagnato da vento caldo, ha compromesso il raccolto del tiglio di pianura e del millefiori. Le rese del tiglio registrate nel novarese, alessandrino e torinese, sono piuttosto basse, circa 5-10 kg/alveare stimati a melario. Nel novarese, alessandrino, torinese e cuneese, il raccolto del millefiori, non ha superato invece i 5 kg/alveare stimati a melario. Per quanto riguarda il castagno, la prima fioritura a quote basse, sotto i 400 metri, è stata bruciata dal caldo che ha azzerato le produzioni sia di polline che di nettare. A quote più alte i raccolti sono ancora in corso. Le stime attualmente sono di circa un melario di media ma il dato è da confermare.
Lombardia
I raccolti sono in corso e si avranno informazioni sulle rese con la prossima rilevazione.
Friuli Venezia Giulia
Il tiglio di pianura ha dato rese poco significative mentre il tiglio di montagna deve ancora fiorire, in ritardo rispetto alla norma. I raccolti di castagno sono in corso.
Veneto
Gli apicoltori che sono riusciti a portare famiglie forti sul tiglio in pianura sono riusciti a ottenere rese di circa 15 kg/alveare. Tuttavia sono molte le famiglie indebolite o in lenta ripresa dal freddo della primavera che hanno ricostituito le scorte nei nidi ma non sono salite a melario per cui le rese medie sul totale degli alveari portati in produzione sono piuttosto scarse. In pianura è stato possibile produrre anche del millefiori, circa 15-20 kg/alveare con prevalenza di erba medica. I raccolti di castagno sono in corso.
Trentino Alto Adige
Fino a questo momento è stato possibile produrre solo qualche chilo di millefiori di prato di montagna.
Emilia-Romagna
A Piacenza città e nelle zone limitrofe è stato raccolto del tiglio, 15-20 kg/alveare stimati a melario. In Romagna il tiglio ha dato rese stimabili in circa 12 kg/alveare. Nel Piacentino e nel Parmense sono in corso i raccolti di castagno sono in corso. Le rese della prima fioritura del castagno, intorno ai 300-400 metri, sembrano attestarsi sul melario scarso, mentre più in quota (900 metri) le rese sembrano maggiori, di almeno un melario. Si avranno dati più attendibili con la prossima rilevazione. Nelle zone vocate della Romagna è stato possibile produrre del miele di coriandolo stimabile in 10-15 kg/alveare e circa 10 kg/alveare di miele di sulla. L’erba medica è in fiore.
Toscana
A causa delle condizioni meteo avverse del mese di maggio e delle frequenti sciamature che hanno indebolito le famiglie, non è stato possibile sfruttare al meglio la fioritura della sulla e le rese di questo monoflora sono state insoddisfacenti, stimate in 5-10 kg/alveare. Nelle città la fioritura del tiglio è stata in parte compromessa dalla forte ondata di caldo di giugno per cui si stimano rese medie di 5 kg/alveare, anche se spesso non si tratta di monoflora ma di un millefiori composto da tiglio, ailanto e melata. I raccolti di castagno sono in corso.
Marche
Nella fascia costiera delle Marche meridionali (Macerata, Fermo, Ascoli) si registra una produzione media di miele millefiori di circa 10 kg/alveare, mentre nella fascia collinare interna si rilevano produzioni di circa 5 kg/alveare. Si tratta del primo millefiori dell’anno misto di vari nettari sia primaverili che estivi. In areali molto ristretti della fascia costiera si registrano piccole produzioni di ailanto stimate a melario in 8 kg/alveare.
Lazio
Nelle zone dove è presente il tiglio si registra una produzione di 15-20 kg/alveare di millefiori con prevalenza di tiglio.
Umbria
Raccolti minimi in Umbria fino a questo momento e una elevata percentuale di famiglie debilitate dal maltempo primaverile e dalle sciamature. Le famiglie più forti sono riuscite a produrre un melario di millefiori ma le medie sulle famiglie portate in produzione sono molto scarse, stimabili in 5 kg/alveare.
Abruzzo
In Abruzzo nella provincia di Chieti è stato possibile produrre circa 10-15 kg di miele di sulla. In corso le produzioni di miele millefiori di montagna estivo e di castagno, nelle zone al confine con il Lazio. Gli apicoltori nomadisti abruzzesi sono soliti spostarsi in questo periodo nelle Marche per la produzione del miele di girasole e in Puglia per la produzione di miele di coriandolo.
Molise
Sono stati raccolti 22-25 kg/alveare di sulla nella provincia di Campobasso, verso la costa. Nell’entroterra le fioriture erbacee, soprattutto di trifoglio spontaneo hanno permesso di produrre 10-15 kg/alveare di millefiori.
Campania
Le condizioni meteo della prima decade di giugno hanno favorito l’importazione di nettare, successivamente il caldo torrido accompagnato da venti settentrionali ha bloccato i raccolti. In tutta la regione sono state ottenute produzioni accettabili di miele di sulla ma al di sotto della media, stimabili in 18-25 kg/alveare. In provincia di Napoli, nella zona della cinta vesuviana, si registrano produzioni di millefiori ed ailanto di 15-18 kg/alveare, sempre sotto media. In provincia di Caserta sia all’interno che sulla costa il millefiori ha reso in media 18 kg/alveare. Sporadicamente è stato prodotto anche del monoflora di tiglio. Produzioni sotto la media anche nella provincia di Salerno. I raccolti di castagno sono in corso.
Basilicata
In Basilicata i raccolti di sulla sono andati bene soprattutto nelle zone entro 30 km dalla costa, mentre nelle zone più interne i raccolti sono stati inferiori. Una produzione dunque molto disomogenea per la quale si stima una resa media a livello regionale di 25 kg/alveare. La prima fioritura del castagno ha reso poco ed è andato per lo più a comporre un millefiori estivo con del rovo. La seconda fioritura nelle zone vocate più interne promette bene ma avremo dati sui raccolti con la prossima rilevazione.
Puglia
Nella provincia di Foggia sono stati prodotti circa 30 kg/alveare di coriandolo stimati a melario. Sono in corso i raccolti di millefiori estivo e castagno. Quest’ultimo sembra per il momento stia andando discretamente ma avremo informazioni più circostanziate con la prossima rilevazione.
Calabria
Si stimano rese di 27 kg/alveare di sulla e 10 kg/alveare di millefiori.
Sicilia
Nella provincia di Palermo la sulla ha reso bene e per gli apicoltori che hanno portato le api tempestivamente su questa fioritura i raccolti sono stati soddisfacenti, in media di 30 kg/alveare. In alcuni casi a causa dei ritardi nelle semine della sulla il miele si è mescolato con il cardo. E’ stato possibile produrre anche del miele monoflora di cardo stimato in 14 kg/alveare. Sempre in provincia di Palermo si registrano produzioni di 12 kg/alveare di millefiori. Del miele millefiori è stato prodotto anche sui Monti Iblei con rese intorno al melario. I raccolti di castagno sono in corso.
Sardegna
In Sardegna sono state registrate buone produzioni di miele di trifoglio stimabili in 15 kg/alveare, in particolare nella Sardegna meridionale. Nonostante la promettente fioritura, il cardo non ha reso quanto sperato e le produzioni non hanno superato i 10-12 kg/alveare. Nella bassa Gallura è stato possibile raccogliere circa 10 kg/alveare di miele di rovo, una produzione di nicchia che non sempre è realizzabile. Per quanto riguarda il millefiori si registrano produzioni di 15-18 kg/alveare.
Il mercato del miele all’ingrosso non è ancora partito. A causa delle produzioni praticamente azzerate di miele di acacia e altri mieli primaverili non si registrano ancora transazioni di lotti del 2019. Inizia a muoversi il mercato tra apicoltori con le prime offerte e proposte di acquisto, seppure la disponibilità di miele del 2019 sia limitata. Persiste la disponibilità di giacenze di prodotto del 2018 nei magazzini. Si attende una evoluzione del mercato e una prima definizione dei prezzi nei prossimi mesi.
Il mercato degli sciami è praticamente concluso anche se a causa delle forti sciamature in alcune regioni la richiesta è stata più alta degli anni precedenti. I prezzi sono stabili rispetto allo scorso mese. Ancora attivo il mercato delle regine con quotazioni in linea con quelle del mese scorso.
Nel mese di giugno le condizioni più favorevoli all’attività delle api hanno permesso una ripresa delle famiglie che hanno ricostituito le scorte nei nidi e, dove le risorse nettarifere lo hanno consentito, le più forti sono andate a melario. Permangono gli effetti dello stress subito nel mese di maggio sia per quanto riguarda l’elevata percentuale di famiglie debilitate che per le conseguenze delle patologie della covata. In alcuni areali si registra una alta infestazione di varroa.
In Campania si registrano ancora numerosi furti. I più significativi sono due furti avvenuti tra Napoli e Caserta che hanno interessato in totale circa 60 alveari. Inoltre in diversi parti della regione Campania si segnalano avvelenamenti causati dall’uso di fitofarmaci su orticole. In Emilia Romagna sono stati segnalati diversi fenomeni di mortalità in alcuni comuni della provincia di Bologna probabilmente connessi a trattamenti sulle coltivazioni di barbabietola da seme o altre sementiere. L’asl locale sta effettuando le opportune verifiche.
Prezzi all’ingrosso: miele – sciami– regine, da apicoltura convenzionale, servizio di impollinazione
Regione di rilevazione | SCIAMI |
REGINE |
SERVIZIO DI IMPOLLINAZIONE CON NUCLEI ORFANI | |||
min | max | min | max | min | max | |
Nord-Ovest | 110 | 120 | – | – | – | – |
Nord – Est | 110 | 120 | – | – | – | – |
Centro | 110 | 120 | 15 | 15 | – | – |
Sud | 60 | 120 | 12 | 16 | 40 | 50 |
Isole | 85 | 120 | 15 | 18 | 24 | 35 |
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A. inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
Il prezzo del servizio di impollinazione è riferito ad unità (alveare o nucleo) I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni