Dopo aprile e maggio più freddi della norma, nel mese di giugno l’innalzamento delle temperature ha favorito i flussi di nettare delle fioriture di inizio estate come coriandolo, tiglio e castagno consentendo alle api di ricostituire le scorte di miele nei nidi e agli apicoltori di ottenere qualche raccolto. Lo stress nutrizionale che le famiglie di api hanno subito nei mesi precedenti, nonostante gli interventi con la nutrizione di soccorso, è stato tale da debilitare un numero elevato di alveari, compromettendone le capacità produttive e abbassando notevolmente le medie aziendali. Nonostante il generale miglioramento, la prolungata mancanza di piogge specialmente sul versante adriatico e il caldo torrido registrato al Sud, a partire dalla seconda decade del mese, rischiano di avere ripercussioni negative sulle produzioni estive. In alcune zone è ancora necessario nutrire.
In particolare la situazione nelle diverse aree geografiche:
Valle d’Aosta
Soltanto con notevoli sforzi e dopo ripetuti spostamenti alcune aziende apistiche sono riuscite a produrre 2-3 kg/alveare di miele di tarassaco. Per quanto riguarda il castagno e il tiglio di montagna le fioriture sono ancora in corso con una discreta importazione di nettare. Avremo le prime stime sulle rese con la prossima rilevazione.
Piemonte
Le medie produttive del tiglio di pianura sono state inferiori alle attese, stimabili in 5 kg/alveare, poiché molti alveari hanno sofferto lo stress nutrizionale dei mesi di aprile e maggio. Le famiglie non si sono mai realmente riprese dalla fame e in alcuni casi è ancora necessario nutrire. Negli areali a forte presenza di noccioleti, nelle zone più umide, è stato possibile raccogliere circa 10 kg/alveare di melata di nocciolo. In queste aree i trattamenti su nocciolo espongono le bottinatrici al rischio di avvelenamenti. Le fioriture del castagno e dei mieli di montagna sono ancora in corso. Le prime impressioni dei raccolti sui castagni precoci sono mediocri, migliori le aspettative sui raccolti tardivi.
Lombardia
I raccolti di tiglio di pianura sono stati scarsi, si stimano 5-10 kg/alveare a seconda delle zona ma il nettare di tiglio si è spesso mescolato alla melata. Non si registrano produzioni di miele di ailanto tipiche del periodo. Nel pavese si registrano medie di circa 3-4 kg/alveare di millefiori prodotto successivamente al raccolto di acacia, nel varese e basso comasco qualche chilo di millefiori scuro con forte presenza di melata. Sono in corso i raccolti di castagno e tiglio di montagna. Informazioni sulle rese saranno disponibili con la prossima rilevazione.
Liguria
Non si registrano produzioni fino a questo momento se non per qualche chilo di miele di erica raccolto dalle famiglie più sviluppate a inizio primavera che è stato però nella maggior parte dei casi lasciato alle famiglie per fronteggiare le condizioni climatiche avverse sopraggiunte nelle fasi finali della fioritura. Non sono stati prodotti millefiori primaverili, n’è antecedenti n’è posteriori alla fioritura dell’acacia, le cui rese sono state irrisorie (0-2 kg/alveare), come invece è normale riscontrare. Si tratta solitamente di millefiori costituiti da nettari di acacia e erica o acacia e ailanto. Diffusa la necessità di ricorrere alla nutrizione per far sopravvivere gli alveari come nel resto del territorio nazionale.
Friuli Venezia Giulia
La fioritura del tiglio in pianura ha consentito una lenta ripresa delle famiglie e di ottenere i primi raccolti. Il freddo dei mesi precedenti ha causato un ritardo nelle fioriture di castagno, tiglio e altri mieli di montagna per cui i raccolti sono ancora in corso e i dati definitivi sulle rese saranno disponibili nella rilevazione del mese di luglio.
Veneto
Il tiglio dei viali cittadini della provincia di Padova ha reso in media circa un melario (12-14 kg/alveare). Le rese medie sono state penalizzate dal numero elevato di famiglie indebolite dalle condizioni avverse dei mesi precedenti. I raccolti di miele di castagno sono ancora in corso con aspettative discrete.
Trentino Alto Adige
Dopo una prima parte della stagione disastrosa, il miglioramento delle condizioni climatiche in giugno ha consentito alle famiglie di lavorare sulle fioriture di tiglio e castagno. Le temperature sopra la media e la scarsa pioggia hanno favorito la bottinatura, le famiglie hanno potuto ricostituire le scorte e iniziare a portare del nettare a melario. I raccolti di tiglio, castagno e melata sono in corso e la produzione non è ancora quantificabile.
Emilia- Romagna
I raccolti di tiglio di pianura sono stati insoddisfacenti. In provincia di Piacenza il poco tiglio ottenuto è risultato scuro a causa della concomitante presenza di melata. In provincia di Bologna i raccolti sono stati migliori, stimabili in circa 10 kg/alveare ma con forte presenza di ailanto. Raccolti di 7-8 kg/alveare sono stati segnalati nell’imolese ma in zone dove il tiglio è andato spesso a mescolarsi con nettare di coriandolo coltivato in appezzamenti limitrofi alle aree cittadine. Sarà da verificare dunque se i raccolti sono classificabili come miele di tiglio o se si tratta piuttosto di produzioni di millefiori estivo. Sono in corso i raccolti di castagno con una certa variabilità a seconda delle zone.
Toscana
Il mese di giugno con temperature sopra media e buona umidità atmosferica ha consentito alle famiglie di lavorare sulla fioritura del tiglio in pianura. L’ailanto che solitamente si mescola al nettare del tiglio quest’anno è stato poco presente perchè danneggiato dalla gelata di aprile. Le rese stimate provvisoriamente a melario sono di 13 kg/alveare ottenute da famiglie in condizioni di raccogliere. Tuttavia è probabile che il dato medio definitivo possa essere più basso se si considera l’alta percentuale di famiglie non produttive a causa delle difficoltà dei mesi precedenti. I raccolti di castagno sono in corso con discrete aspettative .
Marche
Le perduranti condizioni siccitose unite al rialzo termico e alla sostanziale assenza di raccolti di rilievo dall’inizio della stagione apistica concorrono a determinare la quasi assenza di raccolto per il mese di giugno, fatti salvi pochi chili di millefiori o melate. Segnalate ridottissime quantità di miele di coriandolo nella parte settentrionale della regione, stimabili in 3-5 kg/alveare. Si segnala ancora la necessità di intervenire con le nutrizioni di emergenza.
Lazio
Sono in corso i raccolti di tiglio, castagno e millefiori estivo. I dati sulle rese saranno disponibili con la prossima rilevazione.
Umbria
Non si registrano al momento produzioni significative.
Abruzzo
Sono in corso i raccolti di castagno nelle aree al confine con il Lazio le cui rese saranno disponibili con la prossima rilevazione. Scarsi i raccolti di millefiori di montagna, al momento stimabili in 0-3 kg/alveare.
Molise
Si confermano le rese medie di circa 10 kg/alveare di miele di sulla. Le produzioni sono state estremamente variabili e oscillano tra i 5 e i 20 kg/alveare. E’ probabile che le rese più elevate siano dovute alla partenza dei flussi nettariferi del coriandolo che in alcune zone si sovrappone alla fioritura della sulla e che ha contribuito ad alzare le medie.
Campania
Si registrano medie di 7-9 kg/alveare di miele di sulla con valori minimi anche di 5 kg/alveare in alcuni areali. In alcune zone circoscritte delle province di Caserta e Napoli si registrano produzioni minimali di millefiori (circa 10 kg/alveare).
Basilicata
Sono in corso i raccolti di millefiori estivo e di castagno. Maggiori informazioni sulle rese saranno disponibili con la prossima rilevazione.
Puglia
Nella provincia di Foggia si registrano buone produzioni di miele di coriandolo, stimabili in media in circa 24 kg/alveare. I raccolti sono stati molto variabili oscillando in una forbice tra un minimo di 12 kg/alveare e un massimo di 35 kg/alveare. Le differenze sono dovute principalmente alle condizioni climatiche che nell’ultimo periodo della fioritura sono state poco favorevoli, penalizzando chi è arrivato in ritardo sulla fioritura.
Calabria
Si confermano le rese poco significative di miele di sulla. Informazioni più dettagliate sulle produzioni estive saranno disponibili con la prossima rilevazione.
Sicilia
Continuano le criticità produttive con scarse produzioni registrate nel mese di giugno. Il caldo torrido registrato soprattutto nella seconda metà del mese sembra aver bruciato alcune fioriture di interesse apistico come quella del timo. In corso le produzioni di castagno e in partenza l’eucalipto. Tuttavia si segnalano livelli critici di varroa per cui gli apicoltori stanno accelerando le operazioni di prelievo dei melari per procedere agli interventi per il controllo dell’acaro.
Sardegna
A smielatura conclusa si registrano rese di circa 10-12 kg/alveare di miele di cardo. Nel mese in corso si rilevano inoltre produzioni stimate a melario di circa 5-10 kg/alveare di millefiori di inizio estate. Si avranno ulteriori conferme con le prossime rilevazioni
Non sono pervenute al momento transazioni di rilievo sul mercato del miele all’ingrosso anche a causa delle criticità produttive e della scarsa disponibilità di mieli primaverili dell’annata in corso.
Segnaliamo soltanto alcune transazioni di piccole partite in latte da 25 kg e fusti da 300 kg scambiate tra apicoltori in Sardegna. Le richieste da parte dell’industria dolciaria per la produzione del torrone tipiche del mercato all’ingrosso di questa regione hanno subito un rallentamento per via dell’emergenza sanitaria e della cancellazione di feste e sagre.
Il mercato degli sciami è praticamente concluso mentre è ancora attivo il mercato delle regine a quotazioni in linea con quelle dei mesi precedenti.
Le famiglie sono generalmente in ripresa ma hanno subito lo stress dei mesi primaverili durante i quali è stato necessario assisterle con interventi continuativi di nutrizione. In alcune zone è ancora necessario nutrire. A parte qualche eccezione, non sono state segnalate criticità particolari per quanto riguarda la situazione sanitaria. Il prossimo mese di luglio avranno inizio le operazioni per il controllo della varroa.
Non si segnalano emergenze di rilievo.
Il prezzo del miele (€/kg) è inteso Franco Produttore I.V.A. inclusa.
Il prezzo delle regine (razza ligustica) è inteso I.V.A. esclusa.
Il prezzo degli sciami è inteso I.V.A. esclusa e si riferisce a sciami su 5 telaini (di cui 3 di covata e 2 di scorte).
Il prezzo di propoli e polline è inteso I.V.A. inclusa mentre quello della pappa reale I.V.A. esclusa.
Il prezzo del servizio di impollinazione è riferito ad unità (alveare o nucleo) I.V.A. esclusa.
L’assenza di rilevazione, su una determinata piazza, significa che sulla stessa non sono state registrate transazioni.