Marzo 2025 – Indagine meteorologica, produttiva ed economica

 

Andamento meteorologico:

Il mese di marzo 2025 ha mostrato, in Italia, temperature medie sensibilmente superiori alla norma del periodo, collocandosi, a livello nazionale, al sesto posto tra i più caldi in assoluto dal 1800, (fonte: ISAC-CNR).

Le precipitazioni sono risultate molto consistenti (+72,5% a livello nazionale rispetto al clima 1991-2020), ma principalmente al Centro e al Nord, sulle regioni centrali adriatiche e sulla Sicilia orientale, mentre sul comparto meridionale tirrenico, sulla Calabria, sulla Sicilia occidentale e sul Sud della Sardegna, sono state decisamente più scarse.

Marzo è stato inoltre un mese particolarmente ventoso in alcune zone.

Andamento produttivo:

Marzo si è contraddistinto per un’elevata variabilità meteorologica, che ha influenzato in modo disomogeneo l’avvio della stagione apistica lungo la Penisola. L’alternarsi di fasi miti e periodi più freddi e piovosi ha limitato la possibilità di sfruttare a pieno le prime fioriture primaverili (prugnolo, mandorlo, ciliegio, tarassaco, erica, senape selvatica, salice e altre specie nettarifere e pollinifere erbacee e arbustive). In alcune aree, le abbondanti precipitazioni, oltre a rallentare la ripresa primaverile, hanno causato ritardi nelle visite e nella gestione degli alveari.

Nelle giornate più miti, in particolare nelle zone costiere, insulari e meridionali dove la stagione è più avanzata, le famiglie hanno potuto sfruttare meglio le fioriture, portando nei melari i primi raccolti di miele.

Lo stato delle famiglie risulta generalmente buono o discreto, anche se le perdite invernali sono risultate elevate in molte zone del territorio nazionale, fino al 30% o superiori in alcuni casi. Le principali cause individuate dagli apicoltori sono riconducibili alla forte infestazione da varroa, alla scarsità di raccolti della stagione 2024 e ad interventi tardivi o insufficienti di nutrizione di soccorso. Numerosi i casi di orfanità, legati a fecondazioni non ottimali e frequenti sostituzioni delle regine.

Andamento di mercato:

Sul mercato del miele all’ingrosso non si registrano transazioni significative. Si registra ancora solo qualche scambio di piccole quantità in latte tra apicoltori e verso l’industria dolciaria, a prezzi in linea con i mesi precedenti.

In Sicilia, si effettuano consegne di nuclei orfani, composti da 2-3 telai di covata e 2 di scorte, per l’impollinazione delle serre. Rispetto alla rilevazione precedente si segnala una diminuzione del prezzo, che si attesta attualmente sui 25-30 €/cad (esclusa l’IVA del 10%), causata dalla riduzione delle semine delle colture protette – in particolare del melone cantalupo – e dalla conseguente eccedenza dell’offerta rispetto alle richieste del mercato.

Il mercato degli sciami è partito ed entrerà nel vivo nel mese di aprile con le consegne di sciami con regine dello scorso anno. Le perdite invernali di alveari sembrano aver determinato una minor disponibilità di sciami a fronte di una domanda elevata. Tuttavia, le quotazioni attualmente rilevate non mostrano particolari aumenti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

 

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