Novembre 2024 – Indagine meteorologica, produttiva ed economica

 

Andamento meteorologico:

Nel recente mese di novembre le temperature medie si sono confermate superiori alla norma climatologica di riferimento. In particolare, sono le regioni del centro e la Sardegna ad essere state interessate dalle anomalie termiche positive più consistenti, mentre al Nord il quadro termico è sicuramente stato più vicino alla climatologia recente. In ogni caso, su tutto il territorio nazionale le anomalie di temperatura media sono rimaste al di sotto del grado e, dati i trend recenti, si può considerare un dato soddisfacente.

In merito alle precipitazioni, esse sono risultate molto inferiori alla norma a livello nazionale, e con apporti localmente consistenti unicamente sul levante ligure, alta Toscana, sulla Campania, sulla Calabria tirrenica e sulla Sicilia ionica, mentre sul resto del territorio nazionale sono state estremamente scarse considerando che, di norma, novembre è uno dei mesi più piovosi dell’anno. Peraltro, novembre 2024 appare come uno dei mesi più secchi dell’anno corrente

Andamento produttivo:

L’analisi dei dati relativi alla raccolta del miele di corbezzolo in Sardegna evidenzia una notevole variabilità territoriale. Le aree settentrionali dell’isola, in particolare la provincia di Nuoro e la Gallura, hanno mostrato rese medie più elevate, stimate in circa 11 kg per alveare. Le zone meridionali, invece, hanno registrato produzioni inferiori, con casi di raccolti scarsi o anche nulli in alcune aree delle province di Cagliari. La media regionale, calcolata sulla base dei dati raccolti, è di circa 5 kg per alveare. Si registra qualche raccolto di corbezzolo anche in piccoli areali della Toscana dove le produzioni di questo miele sono sporadiche.

Nel resto del paese la stagione produttiva è conclusa. Gli apicoltori sfruttano il blocco di covata naturale, causato dal calo delle temperature e dalla riduzione delle ore di luce, per intervenire contro la varroa. Tuttavia, a causa del riscaldamento climatico, è sempre più comune ricorrere a blocchi di covata artificiali, tramite ingabbiamento della regina, anche nei mesi invernali.

Le famiglie di api mostrano generalmente una popolazione numerosa e scorte sufficienti, soprattutto nelle zone in cui non sono mancati i flussi nettariferi autunnali. Laddove invece gli apporti di nettare di fine stagione sono stati scarsi, gli apicoltori devono intervenire con sciroppo e candito al fine di ricostituire le scorte necessarie per la sopravvivenza delle api durante l’inverno.

Andamento di mercato:

Per quanto riguarda il mercato all’ingrosso in fusti da 300 kg non ci sono grosse variazioni rispetto a quanto segnalato nella rilevazione dello scorso mese. Le grandi aziende di confezionamento mantengono un atteggiamento prudente negli acquisti, frenate da un contesto di consumi stagnanti e da una domanda debole sia sul mercato interno che su quello estero. Nonostante ciò la domanda di acacia e agrumi, i mieli più ricercati dai consumatori, ha superato l’offerta disponibile a causa della scarsa produzione dell’annata. Al contrario, ci sono difficoltà a collocare altre tipologie di mieli, in particolare il castagno e il millefiori, in cui quest’anno prevalgono le tonalità scure e le note di melata o di coriandolo, meno apprezzate dal mercato.

In risposta alle difficoltà del mercato, negli scorsi mesi si è registrato un aumento degli scambi diretti di miele in fusti tra apicoltori, con un flusso prevalente da sud verso nord. Questi scambi, caratterizzati da una notevole frammentazione e prezzi generalmente superiori alla media di mercato, vedono anche la negoziazione di prezzi unici per diverse tipologie di miele.

 

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